E quindi Lecce, dicevamo. Singolare quanto la Puglia (e il Salento in particolare) sia diventata un riferimento in questi ultimi anni. Mentre scrivo torno da Lecce dove ho appena finito di girare le riprese del video del primo singolo, tanto per dire… Ma torniamo al racconto. Io e gli altri quattro musicisti ci troviamo direttamente in aeroporto in quel fatidico 7 luglio, destinazione Brindisi. Sembrano tutti presi bene, ma anche un po’ incerti su quello che andremo a fare (tranne forse Lazzaro che mi conosce molto meglio degli altri).
Vorrei cominciare, se siete d’accordo (beh, in effetti anche se non lo siete), a raccontarvi la genesi di questo nuovo lavoro. Difficile, come sempre, individuare un punto di partenza preciso, ma mai come stavolta c’è una data particolarmente significativa da cui potrei iniziare il racconto. Era il 23 aprile del 2015. Quella sera decido – fortunatamente – di andare a vedere un concerto che mi incuriosiva parecchio, un duo anomalo (chitarra elettrica e batteria) e molto rock, in un piccolo locale del quartiere San Lorenzo a Roma.
Prima di tutto… Benvenuti! Non so se un sito può essere considerato una casa, forse un po’ sì. E allora benvenuti a casa mia, anzi a casa nostra perché siamo in parecchi a soggiornarci e perché le porte saranno sempre aperte… Abbiamo ancora un po’ di lavori in corso, ma diciamo che il grosso della ristrutturazione è ultimato, e io sono molto contento del risultato. La scelta di disegnare il progetto in questo modo, cioè in forma di quotidiano, può sembrare un po’ anacronistica, me ne rendo conto, ma mi piace un sacco. Poi – come sempre accade – la forma finisce per influenzare il contenuto e così, man mano che i lavori procedevano, la tentazione di esplorare le possibili